Scienze e società

“Brennero e il cosiddetto traffico di deviazione”

Trasporti sui valichi alpini: dal 2005 il Brennero è il più trafficato

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EURAC presenta i dati nell’ambito dell’iMONITRAF! Transport Forum a Innsbruck

Nell’ultimo anno in media 27 mila veicoli al giorno hanno attraversato il Brennero. Sul San Gottardo ne sono passati in media 17 mila al giorno e sul Frejus meno di cinquemila. Questa differenza è ancora più marcata sul trasporto pesante: il numero di mezzi che ogni giorno attraversa il Brennero – circa 8800 – si avvicina alla somma di tutti i mezzi che transitano sugli altri valichi. Questi dati sono stati presentati dall’Istituto per lo Sviluppo Regionale e il Management del Territorio dell’EURAC il 24 giugno nel corso dell’iMONITRAF! Transport Forum a Innsbruck. Tecnici e decisori politici dei paesi alpini si sono riuniti per esaminare questi dati ed elaborare una strategia comune di gestione del traffico.

Dei cinque principali valichi alpini, il Brennero è quello che negli ultimi anni ha fatto segnare l’aumento più marcato del traffico. Il Tarvisio è in calo dal 2007. Frejus e Monte Bianco rimangono stabili su valori contenuti, la media giornaliera dei veicoli che li attraversa è circa un quinto di quella del Brennero. “Soprattutto per il trasporto merci il Brennero subisce il cosiddetto traffico di deviazione: i tunnel verso la Francia e la Svizzera prevedono pedaggi molto più alti e differenziati a seconda della classe di inquinamento del veicolo. In Svizzera inoltre i carburanti sono più costosi e anche questo determina una preferenza per il Brennero” spiega Matthias Wagner, ricercatore dell’Istituto per lo Sviluppo Regionale e il Management del Territorio dell’EURAC che ha presentato i dati a Innsbruck.
Questi numeri vengono da una costante attività di monitoraggio dei trasporti sulle Alpi iniziata nel 2005 con il progetto iMONITRAF! e continuata dai partner dei paesi alpini su base volontaria anche dopo la fine del progetto nel 2012. Ogni anno l’EURAC raccoglie i dati dai partner – le regioni Rodano-Alpi, Friuli Venezia Giulia, Piemonte e Valle d’Aosta, le province di Bolzano e Trento, il Canton Ticino, la Conferenza dei Governi della Svizzera centrale, il Land Tirolo – e poi il gruppo si riunisce per esaminarli. L’obiettivo di questo network è discutere con esperti, amministratori e decisori politici soluzioni innovative per ridurre il traffico. I partner lavorano inoltre per armonizzare le misure esistenti per limitare gli effetti negativi del traffico, in modo che nessun corridoio sia penalizzato. Traffico di mezzi pesanti significa infatti inquinamento crescente: “Per quanto riguarda gli effetti sull’ambiente, soprattutto nelle regioni del Brennero e del San Gottardo i valori di biossido di azoto legati al traffico pesante sono costantemente sopra i limiti stabiliti dall’Unione Europea. Oggi non sono previste sanzioni, quindi nessuno è incentivato a cambiare la situazione, ma dal 2015 le sanzioni entreranno in vigore, quindi è urgente affrontare questo tema” continua Wagner.
Per contribuire a regolare il traffico su gomma, gli esperti del network mettono l’accento anche sul trasporto ferroviario. La loro visione è che questa alternativa faticherà a prendere piede fino a quando il trasporto su strada rimarrà l’opzione più economica.