Parma – Venerdì 21 settembre, presso l’Aula Magna del Dipartimento di Chimica dell’Università di Parma si terrà la 6° scuola Internazionale “From Structural Genomics to Drug Discovery”, che quest’anno avrà come focus iltema “ Nuclear Receptors: from in silico modelling to in vivo experiments”.
La scuola è organizzata dal prof. Pietro Cozzini del Laboratorio di modellistica molecolare del Dipartimento di Scienze degli alimenti e dal prof. Andrea Mozzarelli del Dipartimento di Farmacia.
Scopo della scuola è fare il punto della situazione sui metodi computazionali per studiare il comportamento dei recettori nucleari, una famiglia importante di molecole biologiche coinvolta nei problemi del cancro e della salute alimentare.
L’iscrizione è gratuita per i partecipanti, ai quali vengono anche offerti coffee break e pranzo. Questo tipo di
scelta che contraddistingue da sempre la scuola è stata adottata per permettere soprattutto a giovani ricercatori, studenti di dottorato e laureandi di aderire all’iniziativa per poter conoscere lo stato dell’arte dalla voce dei maggiori esperti del campo, e generare collaborazioni e scambi di esperienze e persone fra gruppi di ricerca italiani e stranieri.
Ciò è reso possibile dal contributo economico di alcuni sponsor, quali Chiesi Farmaceutici (sponsor storico della scuola) e dalla collaborazione con la scuola di dottorato in Scienza e tecnologia degli alimenti e con il Dipartimento di Scienze farmaceutiche dell’Università di Pisa.
Collaborano all’organizzazione della scuola la Virginia Commonwealth University, con la quale l’Università di Parma ha una più che decennale collaborazione e l’Università di Barcellona.
Il comitato scientifico è composto oltre che dai proff. Cozzini e Mozzarelli, dalla prof.ssa Chiara Dall’Asta del Dipartimento di Scienze degli alimenti dell’Università di Parma, dal prof. Javier Luque del Dipartimento di Chimica fisica dell’Università di Barcellona, dal prof. Glen E. Kellogg dell’Institute for Structural Biology and Drug Discovery and School of Pharmacy della Virginia Commonwealth University di Richmond, e dalla prof.ssa Anna Maria Bianucci del Dipartimento di Scienze farmaceutiche della Università di Pisa.
fonte.UNIVERSITA’ DI PARMA