Al via la Terza Conferenza regionale per la Ricerca e Innovazione.
La Regione Sardegna punta nel settore con oltre 300 milioni investiti in 3 anni
CAGLIARI, 12 settembre 2012. La Sardegna punta sulla ricerca scientifica, elemento essenziale e strategico per superare le attuali difficoltà e mettere le basi per un nuovo modello di sviluppo. Questo l’obiettivo che ha spinto l’assessorato della Programmazione della Regione Sardegna e Sardegna Ricerche a organizzare la Terza conferenza regionale per la ricerca e l’innovazione, che si svolgerà venerdì 14 e sabato 15 al T-hotel di Cagliari. «A livello nazionale la tendenza generale è quella di una bassa propensione a sostenere lo sviluppo economico attraverso l’innovazione scientifica e tecnologica basata sull’attività di ricerca», ha spiegato il vice presidente della Regione e assessore della
Programmazione, Giorgio La Spisa. «La nostra Isola ha scelto di andare controtendenza destinando risorse importanti». In particolare, in questo ambito, la Sardegna ha destinato oltre 300 milioni in tre anni tra fondi comunitari e regionali, per investimenti nel settore. E proprio sulla ricerca, la Sardegna è la regione che mette a disposizione più risorse a livello italiano. Nell’ultimo anno: 34 milioni per rifinanziare la legge regionale 7 sulla ricerca di base, 25 milioni dal protocollo attuativo con il Miur per progetti industriali e sperimentali e ricerca applicata per organismi di ricerca e imprese, 30 milioni dal Fesr per start up di imprese innovative e per sostegno all’attrattività del territorio attraverso iniziative di finanza innovativa. La Regione, insomma, investe affinché gli studiosi e le menti sarde rimangano o tornino nell’Isola per aumentare la capacità produttiva e la competitività della Regione. Un’attività che vede lavorare in stretta sinergia l’assessorato della Programmazione, Sardegna Ricerche e le associazioni di imprese con buoni risultati.
«Quest’anno Sardegna Ricerche partecipa alla Conferenza contribuendo all’organizzazione di due sessioni particolarmente rilevanti», ha spiegato il presidente di Sardegna Ricerche, Maria Paola Corona. «Una dedicata alla Rete Innova.Re, per un modello di collaborazione che favorisce il dialogo tra Istituzioni e imprese, e crea un percorso di trasferimento dell’innovazione partendo dalle esigenze delle imprese. E un’altra incentrata sui Cluster tecnologici nazionali, la maggiore novità introdotta dal Ministero per la Ricerca per i prossimi anni nel campo della ricerca applicata. Si tratta di un’opportunità unica per le imprese sarde di partecipare a reti e iniziative di respiro nazionale ed internazionale, e di accedere così a nuovi mercati e nuove partnership».
Le due giornate saranno snocciolate dagli interventi di una quarantina di relatori che arricchiranno la conferenze con le loro esperienze e conoscenze. È prevista la presenza anche del Presidente della Regione, Ugo Cappellacci. Tra le diverse sessioni, è prevista anche una tavola rotonda per discutere dello stato della ricerca in Sardegna, e un approfondimento su quali possono essere gli sviluppi e le prospettive per la radioastronomia nell’Isola. Tutto il programma è consultabile anche sul sito www.ricercaeinnovazionesardegna2012.eu <http://www.ricercaeinnovazionesardegna2012.eu/> .
fonte: Sardegna Ricerche
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