L’acceleratore di Stanford permette di far viaggiare le particelle a grande velocità rendendo possibile la rottura degli atomi e lo studio delle particelle elementari. Tra le scoperte rese possibili grazie allo SLAC ci sono il quark charm, che è valso un Premio Nobel per la fisica nel 1976, ed il tau lepton, un’altra particella premiata con un altro Nobel nel 1995. Le attività dello SLAC non si limitano all’infinitamente piccolo. Attualmente è in corso un progetto che prevede la costruzione del Synoptic Survey Telescope, una sorta di enorme apparecchio fotografico digitale che sarà posizionato sulla cima di una montagna cilena nel 2014 e che permetterà di scattare fotografie alla risoluzione di 3,2 gigapixel.
Interrogato a proposito delle misure di sicurezza messe in atto all’interno della struttura, l’addetto stampa dello SLAC ha spiegato che nessun accorgimento particolare viene utilizzato per proteggere i dati elaborati dall’acceleratore. Anzi, una delle caratteristiche del laboratorio di Stanford è sempre stata quella di condividere i dati per favorire la ricerca. Per questo nel 1991 lo SLAC si è dotato prima di ogni altro negli Stati Uniti di un sito internet, grazie al consiglio di Tim Berners-Lee che lavorava al CERN di Ginevra.
fonte:Liquida Magazine
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